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Risarcimento del danno

Ha diritto al risarcimento del danno biologico e morale chi cade per la strada a causa di un difetto nel manto del marciapiede. A rispondere è il Comune in quanto responsabile della custodia delle strade ma qualora vi sia un contratto di manutenzione e sorveglianza con una società esterna, il municipio potrà rivalersi su di essa.  Il caso è quello di una signora di sessantasei anni che mentre passeggiava per una strada di Roma in un pomeriggio di dicembre era inciampata a causa della presenza...

La Corte di Cassazione ha stabilito che “è possibile la liquidazione equitativa del danno stesso anche in assenza di prova specifica, rilevando a tal fine la sola circostanza che il danneggiato sia stato privato del veicolo per un certo tempo, anche a prescindere dall'uso effettivo a cui esso era destinato”.  Tale danno è risarcibile senza bisogno di una prova specifica perché “L'autoveicolo è, difatti, anche durante la sosta forzata, fonte di spesa (tassa di circolazione, premio di...

La Corte di Cassazione ha ribadito il principio di diritto, secondo cui “il credito da risarcimento del danno patrimoniale da sinistro stradale è suscettibile di cessione ex artt. 1260 ss. c.c., e il cessionario può in base a tale titolo domandarne anche giudizialmente il pagamento al debitore ceduto.”  La Suprema Corte ha stabilito che l'art. 1260 c.c. pone il principio della libera cessione del credito, per cui la cedibilità dello stesso è possibile anche senza il consenso del debitore...

 Secondo la Suprema Corte “il c.d. danno da fermo tecnico non può considerarsi sussistente in re ipsa, per il solo fatto che un veicolo sia stato inutilizzato dal proprietario per un certo lasso di tempo” ma, al contrario, “come ogni danno, anche quello da fermo tecnico deve essere provato”.  Questo principio deve essere valutato in relazione a quanto aveva stabilito la Terza Sezione della Corte di Cassazione, secondo la quale “il c.d. danno da fermo tecnico (…) può essere liquidato in via...

Nella fattispecie, giunge all’esame dei Giudici di Piazza Cavour uno dei casi di più frequente verificazione pratica, rappresentato dal pedone che incappa in una buca del manto stradale coperta da acqua piovana e subisce lesioni personali.   In questa occasione, non si controverte sull’applicabilità dell’art. 2051 c.c., data per presupposta sia dal giudice di merito sia dai giudici di legittimità, quanto sul valore giuridico da attribuire alla circostanza che la buca, fonte del danno, fosse...

La Cassazione ricorda che il danno esistenziale non esiste quale categoria autonoma di pregiudizio, poiché il danno non patrimoniale da lesione della salute rappresenta una categoria vasta ed omnicomprensiva, nella cui liquidazione si tiene conto di tutti i pregiudizi effettivamente sofferti dalla vittima, evitando di ricadere nella duplicazione risarcitoria mediante l’assegnazione di denominazioni differenti agli stessi pregiudizi. Pertanto non è ammissibile il riconoscimento, in capo al...

Il Tribunale di Milano ha precisato che al pedone che attraversi la strada fuori dalle strisce pedonali senza concedere la dovuta precedenza al veicolo sopraggiungente e mal valutando la distanza che da questi lo separava, deve essere riconosciuto un concorso di colpa nella misura di un terzo (Trib. Milano, sez. V civ., 9 agosto 2006, n. 9386).

Se il pedone attraversa fuori dalle strisce e cade in una buca ha diritto ad un parziale risarcimento del danno subito in quanto il comportamento colposo dello stesso pedone interrompe il nesso causale.   Il Tribunale di Milano ha deciso che il pedone ha diritto ad un risarcimento parziale in quanto è da ritenersi corresponsabile del danno poiché “prestare attenzione per non essere investito non gli consente di rendersi conto del cattivo stato di manutenzione della strada”.  Per l’interruzione...

Il danno da vacanza rovinata può essere descritto come quel pregiudizio che si sostanzia nel disagio e nell'afflizione subiti dal turista-viaggiatore per non avere potuto godere pienamente della vacanza come occasione di svago e/o di riposo (art. 92 comma 2 del D.Lgs. 206/2005).  Tale voce di danno è configurata da alcuni come voce di danno patrimoniale in considerazione del fatto che il godimento del bene "vacanza" viene considerato bene giuridico suscettibile di valutazione patrimoniale...

 

L'organizzatore o venditore di un pacchetto turistico, secondo quanto stabilito nell'art. 14 del D.Lgs. n. 111 del 1995, emanato in attuazione della Direttiva n. 90/314/CEE ed applicabile ai rapporti sorti anteriormente all'entrata in vigore del D.Lgs. n. 206 del 2005 (Codice del Consumo), è tenuto a risarcire qualsiasi danno subito dal consumatore, a causa della fruizione del pacchetto turistico, anche quando la responsabilità sia ascrivibile esclusivamente ad altri prestatori di servizi...

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