Il lavoratore che utilizza espressioni ingiuriose e diffamatorie nei confronti del datore di lavoro e le inserisce in email inviate, nello specifico, ai propri superiori, può essere legittimamente licenziato. Il licenziamento risulta legittimo anche se le espressioni del lavoratore derivano da una condotta del datore di lavoro che, seppure censurabile, sia dovuta più ad una difettosa organizzazione aziendale che ad un intento persecutorio nei confronti del lavoratore. (Cassazione civile, Sez. Lavoro, 7 settembre 2012 n. 14995)